Dottorato o Azienda?
Contesto: 24 (M) LM in Matematica
Per gran parte della mia carriera universitaria ho sempre dato per scontato che, finita la magistrale, avrei fatto un dottorato. A metà del secondo anno mandai la candidatura per il posto dove volevo entrare, per il mio ambito (Geometria Algebrica) probabilmente uno dei più prestigiosi in Europa, e fui preso. Nel frattempo, per sfizio e per avere un confronto con il mondo fuori dall'università, decido di fare un colloquio per una multinazionale che mi aveva contattato. I colloqui sono interessanti, mi diverto a risolvere i quesiti e ad agosto mi fanno un'offerta di lavoro che, dopo un (bel po') di contrattazione si riassume in 37k di RAL, quasi 10 giorni al mese di smart working, 8€ di ticket restaurant e contratto a tempo indeterminato. Il tutto per stare in città in cui gli affitti per un mono/bilocale si aggirano attorno ai 6/700€ al mese (quindi ecco non Roma, Milano o Firenze). Preso abbastanza in contropiede dall'offerta (sinceramente mi aspettavo mi salutassero al secondo rifiuto) decido di dire al mio relatore in Germania che avrei bisogno di 3 mesi di tempo per iniziare a causa di problemi finanziari imprevisti e, dopo avergli detto più mezze verità di quelle che normalmente tollero, acconsente e, a sua insaputa, inizio a lavorare sperando non mi piaccia. Passati poco più di 2 mesi, purtroppo (o per fortuna a seconda dei punti di vista), il lavoro mi piace, l'ambiente è molto dinamico e mi trovo molto bene coi colleghi. Molti manager sono (relativamente) giovani e (se si è disposti a lavorare anche più di quanto normalmente è richiesto) mi pare di capire si possa far carriera anche in fretta. Il dubbio ora è se un dottorato anche in un posto molto buono possa un giorno giustificare il sacrificio economico di vivere per 4 anni in una grande città tedesca con un contratto Tvl 13 75% (c.a. 2100€/mese netti su 12 mensilità e mezza). Per dare un pò di contesto nella città dove dovrei fare il dottorato non è difficile trovare stanze anche piccole sopra i 700€/mese.
Premetto inoltre che, anche decidessi di fare il dottorato, dopo non vorrei continuare sul cammino accademico e che, quasi certamente, durante il dottorato mi studierei qualcosa di finanza on the side per poi cercare lavoro nel privato. La matematica pura mi piace tantissimo, però l'idea di essere precario fino a 40 anni prendendo metà di quello che si potrebbe prendere andando a lavorare nel privato non mi ha mai entusiasmato granché.
P.s. Un'altra grossa paura nel fare il dottorato è legata all'arrivare a 28 anni con pochissima esperienza di lavoro in azienda. E magari risultare poco appetibile per i posti migliori.